LONDRA - 11 GIUGNO 2017 -

11.06.2017 08:33

Appena dopo l'alba il sole si posiziona in alto , al centro del cielo azzurro ed i prati di erba scomposta dei cottage si fanno traslucidi nella prima calura del mattino . Le siepi strabordano dalle basse recinzioni dei giardini . Meravigliosamente indisciplinate le rose lasciano dondolare le corolle profumate sull'acciottolato dei marciapiedi . Perchè i mews sono così , allo scopo di preservarne la storicità raramente vengono asfaltati e succede che , svoltando a destra in Knightsbridge appena dopo Harrods , ti ritrovi in un mews di acciottolato medievale su cui si affacciano cottage sorridenti inondati di fiori . Tetti spioventi di vecchie tegole in ardesia e finestre piccine che ricordano le case delle fate . Portoncini di ingresso in legno massiccio su cui , inaspettatamente dondolano ghirlande di ortensie blu come l'oceano che a pochi passi da qui ruggisce mischiandosi alle acque del Tamigi . Una calma dolcemente assonnata avvolge la City in questi giorni . I ritmi di tutti noi sembrano essersi rallentati … inspiegabilmente o , forse anche no ! Una nuova abitudine è nata spontanea . Sedersi sulle rive ombrose della Serpentine , in Hyde Park , là dove è permesso nuotare , davanti al Lido e , al tramonto rientrando dagli affanni del quotidiano , lasciare penzolare i piedi nell'acqua chiara della sorgente . Chiacchierare tra noi pur senza conoscerci … un goccio di tea alla menta tintinnante di ghiaccio , un sorriso , una stretta di mano ma , non una stretta convenzionale , qualcosa che più assomiglia ad un abbraccio e , le mani restano intrecciate per molti … molti minuti . Si è modificata Londra in queste ultime settimane . Succede di fare nuove , inaspettate conoscenze . Una ragazza ti racconta di come ha imparato a fare il burro usando un frullatore . Altri ti raccontano di come sia facile ottenere una straordinaria ricotta nella cucina di casa e di come aromatizzarla con le erbe che si trovano in giardino . Un uomo ti narra del suo terrazzo dove due piante di vite hanno creato una magnifica isola di ombra da cui ciondolano grappoli di acini verdi che tra poche settimane saranno dolcissima uva . Negli ultimi tempi spesso siamo invitati a cena in cucine avvolte dal vapore di patate dolci che sobbollono nell'attesa di trasformarsi in purè dorato , il mio preferito! Persone allegre e cordiali . Nei parchi alcuni si siedono all'ombra dei salici a leggere o a ricamare prati di ranuncoli su improbabili tovaglie azzurre di cielo . Altri abbandonano la City ogni sabato mattina per avventurarsi nelle b-road a raccogliere fragole selvatiche che poi , rientrando la sera condividono coi vicini di casa . Inaspettatamente sono tornati di moda i vini bianchi di rosa e di sambuco . Ricette che si erano perse nella notte dei tempi ora tornano a deliziare il nostro palato . Ho sentito anche raccontare di vino bianco di primula … mai assaggiato ma l'idea mi piace … solletica la mia curiosità … vino bianco di primula , affascinante … nettare di fate ! Spesso ho anche sentito raccontare di zuppa fredda di tarassaco e insalate di viole e piccoli garofani . Si trovano giornalmente i fiori edibili nei market di Londra , mi è venuta voglia di provare queste insalate fiorite … già era mia abitudine aggiungere corolle di fiori alle insalate ma , una insalata di soli fiori , questo no , non l'ho mai provato . Lo farò , questa sera stessa , a cena . Sembra che le false aspettative , che però sembrano reali , abbiano abbandonato questa città . La mia personale definizione di “paura” è questa : noi , tutti noi ci aspettiamo succeda una certa cosa in un determinato modo ed in un ben definito momento della nostra vita e , quando questo non accade … ( ... cioè , quasi sempre !!! ) ecco che ci assale la paura , l'insicurezza , l'ansia . Perchè il controllo crea dipendenza in noi esseri umani … il controllo … ma , tutto non si può controllare . Occorre farsene una ragione . Anche se , questa possibilità non ci piace ! Un bosco occhieggia dal ripiano della scrivania , microscopici dipinti ad acquarello . Sul divanetto a lato della scrivania cuscini ricamati a punto croce emanano una soavità ammaliante , una sorta di incantesimo inaspettato che sembra volerti condurre oltre il tempo reale . Ricami inconsueti che si ispirano al mondo onirico dell'infanzia vissuta in un luogo idilliaco dove i giorni scivolavano tra giochi spensierati e pomeriggi bollenti di estate trascorsi in cucina a preparare dolci per utilizzare , prima che si deteriorassero , i frutti maturi . Poi , tutti a tavola . Tovaglie in tessuto Vichy rosa lampone . Quadri e pois decoravano caraffe , pentole e piatti in un mix informale e accogliente . Panierini di vimini per accogliere pane nero di segale e focacce tempestate di semi di lino . Ora , qui , un delizioso boutis con cuscini coordinati che il sole ed i ripetuti lavaggi hanno reso morbidi ed un poco shabby chic trasmettono senso di tenerezza ed intimità . Una piattaia ridipinta pochi giorni fa in bianco avorio sfoggia nuove maniglie con pomelli di madreperla e rame . Molti viaggi in questi giorni di inizio estate . Berlino verde di parchi boscosi simili a foreste cittadine , pochi fiori , direi niente fiori ma , alberi . Tanti alberi dalle fronde ombrose . E poi Milano dal tipico clima appiccicoso di inizio estate . Sei aerei in cinque giorni . E , quando sei lassù , tra le nuvole è così bello che neppure ti importa dove sei diretta … importante è poter volare …!


 

(Accade in Honey Garden Mews)