LONDRA - 14 AGOSTO 2016 -

14.08.2016 07:57

Barriere di luce oltre i vetri . Nastri verdi di erba avvolgono fioriture estive di margherite , papaveri , fiordalisi . Portatrici di gioia una serie di coincidenze apparentemente improbabili invadono il quotidiano . Mille cose da fare in questi giorni di luminosi cieli dorati e sole caldo , coinvolgente frenesia degli impegni improrogabili che ci rimette in contatto con il nostro io più profondo . Strette di mano e sorrisi per un sancire un progetto che permetterà di guardare  dentro  il racconto del tempo . Perchè i traguardi più belli da raggiungere sono quelli che si allontanano ogni volta che si ha la sensazione di averli oltrepassati . Al di là della potenza del passato , seduto su di una sedia a dondolo sonnecchia il futuro mentre i rumori si fanno lievi , le parole semplici e  lo stupore assume un ritmo lento . Estate che danza a ritmo di valzer . Improvvisati aperitivi ammassano più di cento persone in un piccolo giardino delimitato da una vecchia recinzione in legno invasa dal blu intenso dei convolvoli ... sì , si sta un poco stretti ma , lentamente lo spazio pare dilatarsi , il marciapiede si lascia conquistare dalle sedie da giardino ed i pilastri dei cancelli si fanno improvvisati tavolini per ospitare tartine e bicchieri . I turisti  che attraversano Honey Garden Mews diretti ad Hyde Park rallentano il passo , guardano incuriositi , scattano foto a donne vestite di seta che a piedi nudi offrono coppe di champagne e blinis ancora caldi spalmati di crema al formaggio . Spremute di cedro si tuffano in bicchieri di acqua gasata e ghiaccio poi , ecco accadere quello che non ti aspetti : due granelli di sale rosato ... plufff... plufff e la spremuta si colma di schiuma frizzante , densa come le frange delle onde che al tramonto si sdraiano sui giorni dell'estate . Schiuma solleticosa quella che deborda dai bicchieri , che fa prudere il naso , che ti fa sorridere . Uno specchio appoggiato nel patio gioca ad ingrandire gli spazi , messo lì per caso dopo averlo acquistato in attesa di trovargli la giusta collocazione all'interno della casa ; solo ora mi accorgo che crea una atmosfera rilassante , con le sue dimensioni inconsuete , la cornice dorata che sbeccata in più punti pare sorridere  mostrando le venature del legno sottostante . Appoggiato nell'angolo più esterno del patio , quello affacciato sul giardino ,  perchè non creasse inciampo all'accesso di casa , sembra essersi impadronito dello spazio casualmente assegnatoli , silenziosamente lo ha nobilitato riflettendo le poltrone di giunco disordinate di cuscini e le erbe aromatiche che cercano di arrampicarsi sui davanzali delle finestre . Rimarrà lì , alla fine del patio lo specchio che riflette lo scorrere dei giorni , le cene improvvisate , i sorrisi degli amici , il vento che soffia leggerezza canticchiando ... 


(Dal diario di Imma...)