LONDRA - 19 MARZO 2017 -
Battenti appoggiati al muro sul retro della casa , già carteggiati , pronti per essere ridipinti , creano suggestioni intrise di magia . Osservandoli trasmettono la sensazione di celare una porta capace di condurmi in chissà quale angolo di vita futura . Tornata a Londra per alcuni giorni sono stata subito sopraffatta da tutto quel susseguirsi di piccoli lavori edili che ad ogni primavera si rivelano indispensabili per la manutenzione di questi vecchi cottage che con fanciullesca allegria se ne stanno gli uni vicini agli altri in un girotondo di porte bianche e finestre dai davanzali ingombri di fioriture primaverili . Una dimensione questa londinese che ti permette di conoscere persone dai mille talenti . Un imbianchino che , smessa la tuta artisticamente schizzata di vernice recita , in un musical nel West End . Certo , per il momento si cimenta in una piccola parte di contorno ma , come tutti noi sappiamo , nel mondo del teatro non esistono “piccole parti” perchè ogni interpretazione può condurre al successo . E poi Sophie incontrata anzi “scontrata” per caso qualche giorno fa mentre , appena scesa dall'aereo che dalla meravigliosa Kirkwall mi riportava a Londra , tentavo di infilare su di uno dei tradizionali cab neri valigia e sacchetti vari stracolmi dello shopping vintage fatto nei romantici mercatini che ogni week end affollano i villaggi delle Isole Orcadi … ecco che un sacchetto si lacera e tutta una collezione di mestoli in latta bianca (… i miei preferiti …) e due catini sempre in metallo smaltato di bianco ed un poco sbeccati qui e là da antichi usi rotolano sul marciapiede di fronte all'aeroporto di Heathrow . Immediatamente mi scuso con il taxista che subito cerca di aiutarmi ma sembravano dotati di vita propria tutti questi oggettini , specie i due catini che inarrestabili continuavano a rotolare sull'asfalto quando … degli incantevoli stivali color tortora , due mani dalle unghie delicatamente smaltate in quella particolare e coinvolgente tonalità di rosa che ricorda la fioritura primaverile dei ciliegi in Regent Park ed una testa di capelli color miele mi si avvicinano . Tiene tra le mani i due indisciplinati catini vintage , tre mestoli ed un vecchio cestino portauova . Si avvicina con delicatezza mi porge tutti i “tesori” raccolti sul marciapiede , sorridendo e poi inaspettatamente , di nuovo si china attratta da un colapasta . Lo raccoglie , lo accarezza , me lo porge …
- “ … è bellissimo , ma dove hai trovato queste cose ? ... ”
Questa è Sophie ! Olandese sia lei che il marito . Sin da ragazzi innamorati di Londra una volta sposati hanno scelto di vivere qui e , ironia della sorte , non lontano da Honey Garden Mews . Sul viale alberato che dal Royal Albert Hall conduce ai giardini di Kensington in una romantica casa vittoriana bianca come le nevicate di gennaio , tre piani di scale dai corrimano in legno e ringhiere che ricordano gli antichi pizzi veneziani . Alla fine decidiamo di condividere il cab ; il taxista sorride ormai rassegnato a subire quaranta minuti di chiacchiere tra donne ! Si racconta Sophie . Mi parla del suo amore per l'arredamento e per la cucina . Si offre di insegnarmi a cucinare la zuppa di granchio ma … io la acquisto già bella e pronta e biologica da Whole Foods in Kensington , buonissima , è sufficiente aggiungervi una manciata di baby spinaci freschi ed un cucchiaio di panna acida , infilare il contenitore nel microonde per cinque minuti e … zuppa fantastica ! Ma davvero nei prossimi giorni Sophie mi trascinerà al Borough Market ad acquistare tutto il necessario per la “sua” favolosa zuppa di granchio ?!?!... Sì , lo farà ! Ed io come diligente scolaretta la seguirò ! Anche a me , seppure con moderazione , senza fanatismo , piace cucinare . Ma , più che cucinare , in verità adoro allestire la tavola , creare sempre nuove e romantiche mise en place per la cena che è poi l'attimo magico in cui io ed il mio Amore ci ritroviamo dopo il susseguirsi degli impegni giornalieri . Che poi , basta poco . Un piatto di sushi di salmone , una insalata di germogli alfa-alfa conditi con una spruzzata di succo di lime , pane tostato … a noi piace molto tostato , direi abbrustolito e poi una bottiglia di bollicine . Da poco abbiamo scoperto il vino brasiliano , buono , aromatico , caldo . Per certi versi molto simile al corposo vino siciliano che noi tanto adoriamo ma entrambi , sia io che Nicholas , siamo persone curiose . Amiamo sperimentare nuovi sapori . Del resto il bello della cucina è sfidare nuovi orizzonti . Anche il quotidiano , in ogni sua sfaccettatura è fatto di azzardo . Occorre osare . Andare oltre … sono fatta così … la noia , mi annoia ! Nel giardino che circonda il cottage cerco di creare angoli accoglienti improntati ai momenti di relax . Ovviamente sempre devo tenere conto di gnomo Teobaldo , il mio gnomo domestico che , prossimo alle nozze sta rivoluzionando la legnaia dietro casa ma , è per me una presenza stimolante . Questo suo essere magico eppure umano mi affascina . E poi , Sophie nuova casuale conoscenza che molto ha da insegnarmi . Ed ancora Londra con i suoi giardini segreti che ti compaiono davanti improvvisamente mentre vai a fare la spesa quando , per evitare il traffico dei turisti che durante l'week end invadono i marciapiedi , attraversi la strada e ti infili in vicoli sconosciuti ed ecco che dietro St. Mary Abbots Church scopri microscopici cottage circondati di giardini lussureggianti ed un piccolo parco nascosto avvolto da un irreale silenzio dove il cinguettio dei passeri invade l'aria che qui profuma di incenso e magnolia in fiore . Una corsa in Hyde Park mentre la City ancora sonnecchia . Uova alla benedict , baby asparagi crudi (… una delizia …) e germogli di ravanelli per colazione . Sole che a tratti si nasconde dietro nubi dall'aspetto soffice come panna . Una nuova amica incontrata all'aeroporto , Sophie . Brezza di oceano . Turisti . Fusion and confusion . La mia Londra fatta di concerti ad Royal Albert Hall e tea-time da Urban Retreat al quinto piano di Harrods . Sì . I sogni sempre possono avverarsi … serve coraggio , forza ed anche un nonnulla di follia … ma alla fine siamo noi a dover credere ai nostri sogni . Come dicono gli inglesi “Dreams come true” e , magicamente ecco che il sogno diviene realtà …
(Accade in Honey Garden Mews...)