LONDRA - 3 APRILE 2016 -
Occhi luccicanti di bagliori riflettono costellazioni di gioia . Nello scorrere di pochi secondi visi sconosciuti si aprono al sorriso . Quella che sembrava una piccola farfalla blu cela tra le ali un minuscolo corpicino alto non più di quindici centimetri ed un visetto da bambola ottocentesca . Nella mano sinistra stringe una piccola asticella argentata culminante in una sfera trasparente entro cui sembrano vorticare tanti altri buffi visi e corpicini alati tutti vestiti di splendidi colori . Improvvisamente la piccola sfera , trasparente come il più puro dei cristalli si apre con la delicatezza di un fiore a primavera suddividendosi in decine di piccoli petali ed ecco la carrozza del metrò riempirsi di elfi . Danzano sul pavimento , si arrampicano sui corrimano , afferrano l'orlo delle gonne improvvisando altalene , si dondolavano sui bordi delle giacche ed infilano corolle di giacinti nelle tasche dei manager della City . Balzano sugli schermi dei tablet e ronzano su per le sciarpe colmando di baci le guance di tutti noi . Ovunque si guardi , si vedono elfi , il vagone del metrò ne è invaso e ... tutti noi ... ad occhi sbarrati , stringendoci le mani come in un girotondo infantile e fiabesco iniziamo a danzare al ritmo di una musica celestiale e antica che ci sembra di rammentare pur senza averla mai udita . Melodia di giardini incantati dove la ruta cerulea dipinge piccole selve color smeraldo là , dove il bosco si fa ombra e frescura . Aiuole di ambrosia e germogli di erba nepitella . Ed una voce ... gentile eppure impersonale , insistente , metallica ... - " Next station Bond Street , mind the gap " - . Nel momento stesso in cui le porte del vagone si aprono , tutti gli elfi e la loro regina dalle ali blu svaniscono con la stessa velocità con cui erano arrivati ... Un sogno ?! ... No ! Nel vagone del metrò tutti sorridono , alcuni scendono , altri rimangono seduti guardandosi intorno curiosi e felici . Anche io scendo , sono arrivata a casa dopo un lungo viaggio aereo che mi ha portata in una terra di eterna estate , dove il sole è una costante e la sabbia dorata si accumula sui bordi dei balconi nelle notti di vento . Una scala mobile ripida ed infinita dalle viscere di Londra mi conduce ad un cielo azzurro ricamato di nubi bianche morbide e spumose che il bizzoso vento dell'oceano spinge e stuzzica incitandole a correre veloci oltre i tetti della City . Superato l'andare e vieni della vivace Oxford Street , all'altezza di Body Shop , giro a sinistra per addentrarmi nel quartiere di Mayfair . Ora è il silenzio ovattato ad avvolgermi . Pochi esercizi commerciali . Due ristoranti italiani con i tavoli all'aperto e barattoli di conserva di pomodori vuoti usati come contenitori per piccole piante di basilico al centro di ogni tavolo . Una edicola "vecchio stile" dove puoi chiaccherare con il proprietario e dove si possono trovare tutti i quotidiani italiani e , quello che non c'è lo puoi ordinare e Anna , sua moglie , con la sua bicicletta verde malva te lo porta a casa entro due ore . Poco più avanti il mio Starbucks preferito , lontano dalla gioiosa confusione dei turisti , un bar di quartiere dove tutti conoscono tutti . Qui , ti riconoscono e senza dover ordinare ti servono il tuo cappuccino preferito , quello con il latte di mandorla , la vaniglia e la schiuma ... tanta schiuma ... adoro ! Poco più avanti la colossale USA Embassy ... imponente , tutta vetri e specchi , tranquilla , rassicurante con il suo giardino di erba verde e le bandiere che si agitano coccolate dal vento . Attraverso la strada . Ecco il mio coiffeur di fiducia . Poco più avanti il gastropub che ci salva le serate quando dimentico di fare la spesa rientrando a casa ... cosa che succede spesso ... ! Ancora cinquecento metri di marciapiede . Cottage romantici e case vittoriane bianche come neve . Luci oltre i vetri delle finestre . Qui nessuno oscura i vetri con tendaggi pesanti . Pur non volendo ... camminando si colgono attimi di vita famigliare . Signore davanti ai fornelli che spadellano verdure al curry e bocconcini di pollo . Bimbi che saltellano sui divani . Uomini che coccolano mici ronfanti . Televisioni accese , sintonizzate su Come Dine With Me , uno dei programmi serali più divertenti di Channel 4 . Arrivata a casa . Un lungo ramo di ginestra in fiore dondola sul cancelletto d'ingresso con i suoi fiori gialli profumati dal bagliore del sole . Entro in casa . Il mio Amore mi sorride ... mi perdo nel suo abbraccio . Mette una mano in tasca e ... " Guarda cosa mi sono ritrovato in tasca uscendo dal metrò ... " - nel palmo della sua mano : una corolla di giacinto blu ... magica Londra ...
(Dal diario di Imma...)